La sacrestia
Ai primi decenni del Cinquecento risalgono l’altare e la parte superstite della pavimentazione, al centro della sala. I mobili precedono di pochi anni la grande peste del 1630, quando era priore Egidio Morosini. Sulla parete verso la navata, il grande armadio è stato modificato nel XIX secolo per consentire l’accesso al pulpito. Alla sua sinistra, c’è un piccolo lavabo quattrocentesco in marmo rosso. Attorno, alcune tele: un San Nicola da Tolentino e la Vergine col Bambino e le Sante Caterina e Lucia, ad est; un Sant’Agostino e una più piccola Madonna del Buon Consiglio settecentesca ad ovest. Le formelle lignee dell’altare (la Natività, la Risurrezione e la Deposizione) sostituiscono le originarie bronzee del padovano Andrea Riccio (1470-1532), sottratte da Napoleone alla fine del XVIII secolo.